Esperienza

Seguiamo Sam, la nostra guida che ci consiglierà come nuotare, avvicinare e passare del tempo con le tartarughe!

Ciao, mi chiamo Samantha, i miei amici mi chiamano Sam, e sono una tartaruga di fantasia che durante la visita alle Maldive vi guiderà in tutti i vostri incontri con le tartarughe. 
Molti membri della mia famiglia vivono alle Maldive o visitano spesso l’arcipelago, perché amiamo qualunque ecosistema marino ci offra cibo in abbondanza, acque calde e la compagnia in cui ci imbattiamo. Purtroppo, però, non tutti i nostri incontri si rivelano piacevoli. A volte i membri della mia famiglia incrociano un umano mentre siamo in difficoltà anche se per lo più questo si verifica mentre ci nutriamo, ci rilassiamo o siamo semplicemente di passaggio. 
In ogni caso, lasciate che vi guidi su come rendere questi momenti di socialità con gli umani piacevoli anche per noi.
Lo sappiamo, siamo le creature più belle dei sette mari e molti di voi vogliono nuotare in nostra compagnia. Ma ci sono alcune cose da fare (e da non fare!) quando si interagisce con noi. Quindi, entriamo subito nel vivo della questione. 
"Quando avvistate uno di noi, vi saremmo grati se vi avvicinaste lateralmente. E, per favore, non nuotate sopra di noi, perché ci spaventiamo! Inoltre, non ci piacciono i rumori forti e non ci piace essere toccati. Per noi, infatti, lo spazio personale è molto importante e non apprezziamo essere inseguiti! Se vedete uno di noi o un gruppo con diversi esemplari nuotare in una direzione, sonnecchiare o mangiare, credeteci, non vogliamo essere interrotti. A proposito di cibo, non dateci da mangiare. Sappiamo che avete buone intenzioni, ma preferiamo prepararci i pasti da soli".
Ora sappiamo che, oltre a incontrarci in mare, alcuni di voi hanno la fortuna di vederci sulla terraferma, mentre contribuiamo al cerchio della vita, ovvero ci dedichiamo alla nidificazione. Sulla terraferma siamo davvero vulnerabili. Ma è un passo necessario per procreare e lasciare le nostre uova nei nidi, sperando che gli esseri umani ci aiutino a proteggere i piccoli. Si sono verificati alcuni eventi piuttosto sfortunati durante i quali, intenzionalmente o meno, i nostri nidi sono stati disturbati in vari modi, uccidendo centinaia di cuccioli. Lasciate quindi che vi spieghi come possiamo evitare tutto questo.
"Quando e se vedete una tartaruga salire sulla spiaggia, mantenete le distanze, spegnete le luci, fate meno rumore possibile e nascondetevi. La cosa migliore da fare è abbandonare l'area e lasciare gli animali in pace. È probabile che si tratti di una futura mamma e che stia andando a nidificare. Se la curiosità non vi permettesse di andarvene, apprezzeremmo molto un po' di privacy, quindi per favore non avvicinatevi, non disturbateci, non toccateci e non cercate di trasportarci altrove. Anche le luci forti e i flash fotografici e video ci infastidiscono. L'unica situazione in cui potete sfiorarci è quando occorra reindirizzarci verso l'oceano qualora pensiate che ci stiamo dirigendo verso l'interno piuttosto che verso il mare".
Tutto ciò che chiediamo è un po’ rispetto nonché un aiuto per proteggere i nostri nidi e far sì, dunque, che i nostri piccoli raggiungano l'oceano sani e salvi una volta schiuse le uova. Le probabilità di sopravvivenza per la maggior parte dei piccoli di tartaruga sono già abbastanza basse quando arrivano in mare, quindi il minimo che possiate fare è assicurarvi che non subiscano danni almeno sulla terraferma. Per quanto riguarda i nostri cuccioli, lo sappiamo, sono molto carini. Ma come per ogni altro ‘bambino’, ci sono delle regole da rispettare per avvicinarsi.
"Proprio come per noi adulti, vi preghiamo di spegnere le luci e disattivare i flash della macchina fotografica, di fare attenzione e di non maneggiare i piccoli a meno che non vi venga consigliato da una persona qualificata e, anche in questo caso, solo quando abbiamo davvero bisogno di aiuto. Per esempio, reindirizzateli o toccateli solo quando si allontanano dall'oceano. Se trovate delle baby tartarughe che sembrano perdute o che si sono spinte verso l'interno, ruotatele delicatamente in modo che siano rivolte verso il mare e, se necessario, chiedete aiuto a un professionista".
Una domanda che si pongono molti esseri umani è: cosa fare se ci si imbatte in tartarughe marine impigliate o ferite? E come soccorrerle? Voglio fare riferimento alla guida creata a questo proposito dall'Olive Ridley Project. Secondo il Codice di condotta dell'ORP per il salvataggio delle tartarughe marine:
"Quando si incontra una tartaruga impigliata o ferita è importante non trascinarla in mare, non cercare di disincagliarla in acqua, non prendere la tartaruga per la testa o dalle pinne. Non lasciare la tartaruga sul dorso e non ributtarla nell’oceano. Non liberate la tartaruga se ha ferite aperte o non può immergersi. E se incontrate una tartaruga marina impigliata o ferita, il team veterinario è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, al numero 9552205".
Oltre a rimanere impigliati in una rete, ci sono altre circostanze in cui siamo in difficoltà, ma comprendere i segnali può essere difficile. Vediamo cosa dice l'ORP a questo proposito.
"Oltre al segno molto evidente della fuga veloce, le tartarughe marine mostrano il loro disagio prima fermandosi, poi - quando sono stressate - abbandonando le loro attività, come nutrirsi o riposare. Spesso prendono una boccata d'aria fresca per prepararsi a una rapida ritirata, se necessario. In generale, un aumento della frequenza respiratoria è un segno di nervosismo e ansia, che possiamo rilevare infatti anche nelle tartarughe rimaste impigliate".
Se vedete una tartaruga che potrebbe aver bisogno di cure mediche, ci sono pochi centri di soccorso alle Maldive che possono aiutare i feriti. L'ORP gestisce attualmente il Marine Turtle Rescue Centre con una clinica completamente attrezzata nell'atollo di Baa, e una Sea Turtle Rehabilitation Centre nell’atollo di Malè Nord.
La buona notizia è che presto verranno aperti altri centri di riabilitazione negli atolli di Noonu e Raa. Oltre all'ORP, l'ONG locale Naifaru Juvenile gestisce l’ Atoll Marine Centre, un centro di salvataggio e riabilitazione, nell'atollo di Lhaviyani. Marine Savers opera anche nei Turtle Rehabilitation Centres nell'atollo di Malè Nord e Baa.
Quindi, se doveste imbattervi in una tartaruga che ha bisogno di cure speciali, contattate queste persone straordinarie che si preoccupano così tanto per noi. Ad ogni modo, spero che questa ‘Sam-Guide’ vi abbia dato spunti su come nuotare con noi tartarughe, prendersi cura di quelle che nidificano o dei nostri piccoli, e aiutare infine una tartaruga ferita. 
E prima che mi dimentichi, potete anche fare volontariato giornaliero o mensile presso alcuni centri di riabilitazione per tartarughe, assistendo il recupero di quelle in difficoltà o ferite. Non è forse un modo meraviglioso di trascorrere un giorno o due nel Sunny Side of Life?
Ora devo andare, ma spero che la mia guida vi aiuti a convivere al meglio e ad apprezzare i membri della mia famiglia allargata che incontrerete facendo immersioni, snorkeling o semplicemente passeggiando sulla spiaggia delle Maldive.
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