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Buona giornata delle mante! 11 curiosità su questi maestosi animali

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Buona Giornata mondiale delle mante! Ogni anno, il 17 settembre, celebriamo queste splendide e magiche creature marine con una giornata in cui scoprire di più sulla loro vita e sulla loro evoluzione, ma in cui riflettere anche su come contribuire alla loro conservazione e protezione, oltre che alla propagazione della specie. Le mante e le razze si trovano in abbondanza nelle acque maldiviane. Le Maldive ospitano infatti alcune delle più grandi congregazioni di mante del mondo, oltre ad essere sede di diversi progetti di conservazione dedicati a queste maestose creature marine, ed in particolare del Maldivian Manta Ray Project (MMRP), il progetto fondatore dell'associazione benefica registrata nel Regno Unito "Manta Trust". Manta Trust lavora dal 2011 per coordinare la ricerca globale sui mobulidi, impegnandosi nella conservazione di questi esemplari tramite diverse iniziative, tra cui la possibilità per residenti e turisti di "adottare" una manta! Negli ultimi 15 anni, MMRP ha identificato e registrato all’interno del suo database oltre 5.000 esemplari di manta.
Sebbene raccontare l’importanza della conservazione e della salvaguardia di questi animali siano l'obiettivo principale della giornata di oggi, vogliamo anche farvi conoscere alcune curiosità sulle mante e sulle razze delle Maldive. Ecco alcune informazioni che forse non sapevate sulle mante.
1. Le mante hanno un cervello davvero enorme!
Le mante sono incredibilmente intelligenti ed il rapporto della massa cervello-corpo è tra i più alti di tutti i pesci. Sono stati i primi pesci al mondo a superare il test dello specchio, in cui due mante sono state poste davanti ad uno specchio. Le mante non hanno pensato che i riflessi prodotti sulla superficie fossero altre mante, riconoscendo invece i propri movimenti nello specchio. Una delle due mante ha, infatti, osservato se stessa mentre produceva delle bolle dalla bocca attirando gli sguardi delle altre mante, che si sono avvicinate curiosamente osservandone il riflesso. Le mante hanno anche una memoria a lungo termine molto sviluppata, un fatto dimostrato da alcuni studi che hanno registrato come le mante siano in grado di creare mappe mentali del loro ambiente attraverso l'olfatto e le indicazioni visive.
2. Le mante possono diventare veramente molto grandi
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Le mante sono famose per essere tra i più grandi esemplari di megafauna, possono arrivare a pesare fino a 1.350 kg con un'apertura alare media di 7 metri. Tuttavia, le mante oceaniche giganti sono diverse dalle mante di barriera presenti nelle acque delle Maldive. La più grande apertura alare mai registrata per una manta è stata di 9.14 metri. Le mante di barriera, che si trovano più comunemente in acque temperate come quelle delle Maldive, possono crescere fino a 4.8 metri, ma la dimensione media comunemente osservata è di circa 3.3 metri.
3. La manta non smette mai di nuotare
Le mante appartengono ad un gruppo di pesci che deve muoversi costantemente per continuare a respirare, quindi non troverete mai una manta che non stia nuotando. Il movimento del nuoto è ciò che fa passare l'acqua ricca di ossigeno attraverso le loro branchie e le fa respirare. Gli squali sono simili a loro, in quanto continuano a muoversi per tutta la vita. Le mante spesso ondeggiano con le proprie “ali” sott'acqua, rimanendo ferme in un punto preciso, ma continuando comunque a muoversi per ottenere l'ossigeno.
Le mante sono estremamente abili anche nelle immersioni in profondità, riuscendo ad immergersi senza problemi fino a 1 km sotto la superficie dell’acqua.
4. Cercano di volare?
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Ora sappiamo che le mante possono immergersi in profondità, ma a volte cercano anche di volare. O almeno così sembra, perché le mante spesso balzano anche fuori dall'acqua. Gli scienziati non sanno esattamente perché lo facciano, ma la vista di centinaia di mante che balzano fuori dall'acqua come un branco di delfini è davvero uno spettacolo da vedere. Si ipotizza che possa trattarsi di un rituale di accoppiamento, dove i maschi vogliono mostrarsi alle femmine, o che possa invece essere una tecnica per ripulirsi dai parassiti. Potrebbe trattarsi anche di un modo per comunicare tra loro o, molto più semplicemente, per divertirsi giocando tra le onde. Dopo tutto, le mante sono, come abbiamo detto, intelligenti, curiose e molto interessate al gioco.
5. Somiglianza con gli aquiloni
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Avete mai visto una manta saltare fuori dall'acqua? É come se cercasse di volare, quasi volendo emulare un aquilone. Alle Maldive, il nome collettivo delle razze è "Madi", la stessa parola che noi usiamo per gli aquiloni. È possibile che gli antichi maldiviani le abbiano viste balzare in aria e le abbiano chiamate come gli aquiloni?
6. Le mante hanno veri e propri gruppi di amici
Le mante non solo fanno amicizia con gli esseri umani grazie alla loro natura curiosa, ma stringono anche amicizia tra loro. Le mante, soprattutto le femmine, sono note per creare gruppi di amici con cui viaggiano in gruppo verso le stazioni di pulizia e di alimentazione. Curiosamente, di solito hanno due gruppi di amici diversi: uno per la toelettatura e un altro per l'alimentazione. I maschi amano frequentare le stazioni di alimentazione, mentre le femmine, più propense a creare strutture sociali, preferiscono le stazioni di pulizia. I gruppi di femmine durano più a lungo mentre il "gruppo alimentazione" è un gruppo separato con maschi, femmine e piccoli.
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7. Le mante amano essere coccolate!
Se ancora non lo sapevate, le mante sono molto attente alla propria pulizia. Adorano farsi pulire tutto il corpo: spesso si recano alle stesse stazioni di pulizia e si affidano per ore ai pesci pulitori per rimuovere tutti i parassiti e lo sporco. Le mante tornano alle loro stazioni di pulizia preferite più e più volte, per anni e anni. Sono anche molto ben educate: fanno una piccola coda civile e aspettano pazientemente il loro turno alle stazioni di pulizia.
8. Le mante fanno trenini per l'accoppiamento
Le mante hanno una vita media di circa 50 anni e le femmine sono pronte per iniziare a riprodursi all'età di 15 anni. Quando arriva quel momento, gli esemplari maschi si allineano speranzosi intorno a lei, formando una sorta di "treno dell'accoppiamento" che è molto divertente da osservare, in quanto tutti cercano di impressionare la femmina e di precedere i rivali, che possono arrivare fino a 30! Le mante femmine rimangono incinte per oltre un anno e partoriscono un solo cucciolo alla volta (a volte due gemelli!), riproducendosi una volta ogni due o tre anni.
9. Le mante sono pesci ma partoriscono come i mammiferi!
Il processo della nascita di un cucciolo è molto particolare, poiché i piccoli si sviluppano in realtà all’interno di un guscio, che si schiude all'interno del corpo della madre, portandoli alla luce come molti mammiferi. A volte il parto avviene proprio mentre la mamma salta fuori dall'acqua! I cuccioli devono cavarsela da soli fin dal momento della nascita, poiché le mante femmine non allevano i loro piccoli.
10. Non toccate quel cucciolo, o saranno guai…
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I cuccioli di manta sono identici alle mante adulte quando nascono, con un'apertura alare media di circa 0.5 metri alla nascita. Sono davvero carini, ma non toccate mai una manta, né un cucciolo né un adulto. Le mante hanno una speciale membrana di muco su tutto il corpo che le protegge dai batteri. Il tocco umano può rimuovere questa pellicola dal loro corpo, causando malattie, infezioni e addirittura anche la morte.
11. Le mante a volte si nutrono troppo!
Le mante sono filtratrici: nuotano per far entrare plancton e altre piccole prelibatezze nelle loro bocche spalancate e nei loro archi branchiali. Non possono mangiare alcun pesce e probabilmente lo rigetterebbero se per sbaglio entrasse nelle loro bocche giganti! Quando c'è una quantità particolarmente elevata di plancton, le mante entrano in quella che viene definita una vera e propria frenesia alimentare! La baia di Hanifaru è uno dei rari luoghi al mondo in cui questo fenomeno si verifica regolarmente.
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"Da maggio a novembre, quando la marea lunare si scontra con la corrente monsonica sudoccidentale dell'Oceano Indiano, una sorta di risucchio trascina in superficie il krill tropicale e altro plancton dalle acque profonde. La corrente trascina i krill nel vicolo cieco di Hanifaru Bay. Se i krill rimanessero in superficie, supererebbero le pareti coralline della baia per raggiungere la sicurezza del mare aperto. Ma non possono. L'istinto li costringe a immergersi lontano dalla luce del giorno. Quando lo fanno, rimangono intrappolati nelle profondità del bacino. In poche ore si forma un'enorme concentrazione di plancton, uno sciame così denso da rendere l'acqua torbida". - National Geographic
Questa deliziosa concentrazione di plancton è esattamente ciò che spinge le mante a nutrirsi in modo frenetico. Le mante si agitano e danzano cercando di far entrare nelle loro bocche spalancate quanto più plancton e krill possibile. Le frenesie alimentari delle mante sono molto ben documentate, ma sono comunque sorprendenti da osservare. Mentre si osservano le centinaia di mante impazzite per il plancton che turbinano nella baia di Hanifaru vale la pena tenere d'occhio gli squali balena, che a decine si uniscono al banchetto.
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